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David Carradine
- Category: a Suicide Legend
- Created: 14 Luglio 2016
Impiccarsi è una pratica molto diffusa che ha reso famose decine di persone in tutto il mondo. Roberto Calvi, ad esempio, provocò il crack del Banco Ambrosiano perché continuamente distratto dall’apprendimento dell’arte dei nodi con la quale preparò il cappio con cui, secondo i tribunali inglesi, si impiccò.
Si parte da una base di frenesia e disperazione: insaporitela con fallimenti economici, abbandoni, divorzi e cause scatenanti di varia natura. Prendete ora una corda della giusta misura (la giusta misura è quella indicata dalla Conférence Générale des Poids et Mesures) e preparatela con un nodo scorsoio dell’impiccato, facile da apprendere in qualsiasi scuola di vela o su qualsiasi Manuale delle Giovani Marmotte; legatela a una trave, a una sbarra, a un ponte o a un giocatore dei Lakers e avvolgete delicatamente questa specie di involtino intorno al collo, non prima di aver disposto il preparato su una sedia o su di uno sgabello.
Servite in luoghi bui illuminati da una lampadina che proietti la vostra ombra ondeggiante su una squallida parete.
Referto N° 05
Nome paziente: David Carradine
Tecnica suicidio: Asfissia Autoerotica
Data del decesso: 03/06/2009
Note:
Famoso soprattutto per il ruolo di Bill in Kill Bill (2004), e per quello dello sporcaccione nell’armadio in un hotel di Bangkok (2009), David Carradine è morto impiccandosi con la corda di una tenda della stanza 352 nella quale alloggiava. L’ipotesi più accreditata è quella di morte per asfissia autoerotica, una pratica molto diffusa fra gli attori di film di kung-fu con alle spalle un lungometraggio in due capitoli di Quentin Tarantino. Lo testimonierebbe la vistosa erezione ritrovata nei pressi del cadavere e le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Carradine qualche anno più tardi: “era solo una sega”.
Ronald Goldman
- Category: a Suicide Legend
- Created: 14 Luglio 2016
Per lei:
Stufate a fuoco basso per qualche mese insicurezze di vario genere, appetiti sessuali insoddisfatti e un abbonamento a Vanity Fair, e aggiungete un tocco di manzo adulto sposato con figli. Ripetete la preparazione più volte fino a farvi sorprendere dalla moglie di lui mentre ci date dentro in cucina proprio a un passo dai coltelli.
Attendete che lei vi apra lo stomaco in due.
Per lui:
Comportatevi come siete soliti fare, cioè scopando in giro senza curarvi delle possibili implicazioni.
Ripetete la preparazione più volte fino a farvi sorprendere dalla moglie di lui mentre ci date dentro in cucina proprio a un passo dai coltelli.
Attendete che lei vi apra lo stomaco in due inveendo con epiteti omofobi.
Referto N° 04
Nome paziente: Ronald Goldman
Tecnica suicidio: Sesso con moglie di O. J. Simpson
Data del decesso: 12/06/1994
Note:
Per togliersi la vita, Ronald Goldman ha ordito un piano terribilmente intricato: si è fatto assumere come cameriere in un ristorante di lusso frequentato da ex-mogli, ha corteggiato l’ex-moglie di un aitante ex-giocatore di football nero con esperienze nel cinema, ha scopato l’ex-moglie in questione nella ex-casa dell’aitante ex-giocatore di football nero con esperienze nel cinema, si è fatto beccare ed è diventato ex-.
Mohamed Atta
- Category: a Suicide Legend
- Created: 14 Luglio 2016
Trasferitevi in un paese del Medio Oriente che galleggi sul petrolio.
Procuratevi un ricco fanatico religioso, fatelo scaldare per bene con una superpotenza militare interessata ai prodotti tipici del vostro sottosuolo e proclamatelo vostro leader. Munitevi ora di un taglierino ben affilato e imbarcatevi su un Boeing 767.
Dopo aver terrorizzato i passeggeri, unite il composto di lamiera e carne umana ad un grattacielo individuato in precedenza e lasciate affumicare per qualche minuto.
Servite su tutti i notiziari del pianeta.
Referto N° 03
Nome paziente: Mohamed Atta
Tecnica suicidio: Boeing 767
Data del decesso: 11/09/2001
Note:
Determinato a suicidarsi già all’età di otto anni perché afflitto da problemi di erezione, ma frenato dalla vergogna che avrebbe arrecato a suo padre, Mohamed Atta incontra Bin Laden nel 1996 e lo convince a mettere su l’attentato al World Trade Center solo per togliersi la vita. Accolto in paradiso da 72 vergini, pare non abbia ancora risolto i suoi problemi di erezione.
Marylin Monroe
- Category: a Suicide Legend
- Created: 14 Luglio 2016
Una volta reperite le materie prime necessarie (seducendo uno psichiatra, raggirando un farmacista o saccheggiando l’armadietto del bagno di qualsiasi dipendente della Foxconn), il suicidio coi barbiturici è una ricetta di facile esecuzione. Diluite una parte di Nembutal e due parti di idrato di cloralio in un bicchiere abbondante di vodka liscia o di whisky di malto o di vino da tavola nel cartone e ingurgitate il tutto senza lasciare alcuna lettera d’addio: amici e parenti crederanno all’ipotesi dell’omicidio e alimenteranno curiose teorie complottistiche che accresceranno la vostra fama post-mortem.
Referto N° 02
Nome paziente: Marylin Monroe
Tecnica suicidio: Barbiturici
Data del decesso: 05/08/1962
Note:
Diva del cinema, sogno erotico di un’intera generazione, amante dei Kennedy, icona pop: Marilyn Monroe stata tutto questo ma soprattutto una che ha cantato ubriaca a una festa di compleanno. La sua morte è oggetto di un numero infinito di dietrologie che, rifiutando la possibilità che si sia effettivamente suicidata, tirano in ballo numerose ipotesi alternative: un complotto ordito dai Kennedy, una vendetta trasversale della mafia, la CIA, gli alieni, le scie chimiche, il signoraggio, Emanuela Orlandi e un documentatissimo nesso fra la morte dell’attrice e la coprofagia di Gianni Morandi.
Alan Turing
- Category: a Suicide Legend
- Created: 14 Luglio 2016
Procuratevi la sufficiente quantità di sostanze nocive per il vostro organismo.
Macinate finemente gli ingredienti per una rapida liberazione dei principi attivi. Prima di presentare la portata ai commensali assicurarsi di aver assunto antiemetici per eliminare la possibilità di rigetto orale.
Referto N° 10
Nome paziente: Alan Turing
Tecnica suicidio: Veleno
Data del decesso: 07/06/1854
Note:
Tenta di uccidersi sin dalla nascita dichiarandosi gay negli anni ‘50, ma il massimo che ottiene è una castrazione chimica che, a causa degli scompensi ormonali, gli provoca un ingrandimento del seno. Completamente depresso per i due incompatibili stati di omosessuale e maggiorato decide di farla finita ingerendo una mela avvelenata e donando a tutto il mondo un’indimenticabile lezione: sebbene non tutti gli omosessuali siano bravi informatici, se sei un bravo informatico sei un omosessuale.
In formula:
WHILE (omosessuali > 0) AND (informatici > 0)
IF a = bravo_informatico
THEN a = omosessuale
IF a = omosessuale
THEN a = RANDOMIZE(a)
Dio
- Category: a Suicide Legend
- Created: 14 Luglio 2016
Comprimete lo spazio-tempo in una singolarità di densità infinita e fatela esplodere. Fate raffreddare per qualche miliardo di anni fino alla comparsa della Terra, della vita, dell’inchiostro, della Germania, della filosofia e dei baffi.
Aprite “La gaia scienza” e apprendete che siete morti.
Referto N° 09
Nome paziente: Dio
Tecnica suicidio: Creare Nietzsche
Data del decesso: 20/08/1882
Note:
Nato da se stesso, l’assenza di una figura paterna e l’onniscienza lo precipitano fin da bambino nella depressione, che presto sfocia in deliri di onnipotenza e sindrome da personalità multiple.
Annoiato, depresso e rimasto fuori di casa decide di farla finita creando un universo di atei, miscredenti e notai. Qualche mitomane afferma ancora di vederlo, ma solitamente sono solo le tette di Scarlett Johansson.
Chet Baker
- Category: a Suicide Legend
- Created: 14 Luglio 2016
1 Finestra
0 Vertigini
“n” metri d’aria tra la finestra e il suolo
(la misura può variare a seconda del soggetto)
g=9,80665 m/s
Preparazione, soprattutto mentale,
poi ci pensa la fisica.
Referto N° 08
Nome paziente: Chet Baker
Tecnica suicidio: Salto nel vuoto
Data del decesso: 13/05/1988
Note:
Trombettista, eroinomane, massimo esponente del cool jazz e ancora eroinomane: Chet Baker muore il 13 maggio 1988 gettandosi dalla finestra del Prins Hendrik Hotel di Amsterdam. La versione ufficiale parla di suicidio, ma la somiglianza fra il jazzista e Pierpaolo Pasolini induce molti a pensare ad un complotto.
Secondo Giuseppe Pelosi “Je somijava, ammazza se je somijava”.
Jaqueline Kennedy
- Category: a Suicide Legend
- Created: 14 Luglio 2016
Affumicate lentamente i vostri polmoni con due pacchetti di sigarette francesi al giorno per circa 60 anni (cominciare in giovane età aiuterà i bronchi ad insaporirsi). Una volta arrivati ai trenta, aggiungete un altro pacchetto. Continuate a fumare come un’acciaieria fin quando non vi diagnosticano un tumore alla trachea: a quel punto salite a quattro. A fine cottura praticate un foro nel respiratore artificiale che ormai vi tiene in vita ed infilateci una sigaretta accesa ogni venti minuti.
Per un risultato ottimale fate attenzione alle bombole d’ossigeno presenti nella stanza (cfr. “Suicidarsi facendosi esplodere” - in lavorazione).
Referto N° 07
Nome paziente: Jaqueline Kennedy O.
Tecnica suicidio: Sigarette
Data del decesso: 19/05/1994
Note:
Pochi sanno che Jacqueline Kennedy fumava segretamente tre pacchetti di sigarette al giorno, e che questa è considerata la principale concausa del linfoma non-Hodgkin che l’ha uccisa. Secondo Don De Lillo ed Oliver Stone, sono state proprio le sigarette di Jackie ad uccidere JFK: la versione estesa del filmato di Zapruder, mai resa nota al pubblico, mostrerebbe chiaramente l’ex first lady spegnere una Salem king size al mentolo sul toupé di Kennedy, un parrucchino difettoso tendente ad esplodere se sollecitato con fiamme vive. I detrattori di tale teoria, però, sostengono che se ciò fosse dimostrato, allora la causa della morte di Kennedy sarebbe il toupé (cfr. “Suicidarsi con un toupé difettoso” - in lavorazione).
Emilio Salgari
- Category: a Suicide Legend
- Created: 14 Luglio 2016
Fate riscaldare abbondante acqua non salata in una vasca da bagno.
Eliminate dal vostro corpo vestiti e gioielli ed immergetevi.
Prendete una lametta ed affettate le braccia nel senso della lunghezza.
Aspettate che il brodo assuma un tipico colore rosso rubino.
Attendete il rigor mortis e servite freddo.
Referto N° 06
Nome paziente: Emilio Salgari
Tecnica suicidio: Lametta
Data del decesso: 25/04/1911
Note:
Tenta una prima volta il suicidio nel 1909 gettandosi su una spada, ma viene salvato.
Lo tenta una seconda volta tempo dopo, gettandosi su una pistola. Poi la pistola si getta su Salgari, ma viene salvata. Nel 1911 si taglia gola e ventre con un rasoio, con grande dispiacere della pistola.
Kurt Cobain
- Category: a Suicide Legend
- Created: 14 Luglio 2016
Non c’è best-seller o Academy Award o partecipazione ad X-Factor che garantisca gloria e fama quanto spararsi un colpo in testa. O in altri organi vitali. O rifarsi le tette. Da Vincent Van Gogh a Ernest Hemingway, da Kurt Cobain a Luigi Tenco, da Hunter S. Thompson a Vladimir Maiakovskij, da Joseph Goebbels al giovane Werther: l’arma da fuoco è un evergreen del suicidio e un pass per la notorietà eterna, nonché un comodo fermacarte. La ricetta (particolarmente diffusa negli Stati Uniti, per via dell’abbondanza di armi da fuoco e di ragioni per deprimersi) è quanto di più facile si possa immaginare. Una volta recuperata una pistola (va bene anche un fucile), raccogliete tutta la vostra disperazione, i vostri debiti, eventuali bancarotte aziendali, un pò’ di sensibilità artistica (se ne avete) e mescolate il tutto con una malattia cronica, dopodiché premete il grilletto. Se c’è riuscito Hitler col Parkinson, può riuscirci chiunque.
Referto N° 01
Nome paziente: Kurt Cobain
Tecnica suicidio: Fucile Remington Model 11 - Cal.20
Data del decesso: 05/04/1994
Note:
Fuggite dalla clinica nella quale vi state disintossicando e recatevi in un luogo isolato - a titolo meramente esemplificativo: la serra presso il garage di una casa sul Lago Washington -. Prendete il primo fucile da caccia che trovate in casa. Scrivete una lettera d’addio che motivi la vostra dipartita con argomentazioni profonde in grado di nascondere l’impossibilità di trascorrere un secondo in più con vostra moglie.